Napoli, 21 marzo 2012 – Per Paolo Diana – l’imprenditore ritenuto dalla magistratura strutturale alla fazione Bidognetti del clan dei Casalesi – quello di stamattina è il quarto arresto. Per tre volte, infatti, è finito in manette per mano del Gico della Gdf e una volta, invece, è stato arrestato dai carabinieri. E’ titolare, tra l’altro, di una concessionaria di auto di lusso di Castel Volturno, nel Casertano, non molto lontana dall’abitazione dove stamattina gli uomini del Gico l’hanno arrestato. Dalle indagini è emerso anche che Diana forniva automobili di lusso a elementi del clan e che li ospitasse in immobili di sua proprietà, o a lui riconducibili, in cerca di rifugio durante la latitanza. L’imprenditore, secondo gli inquirenti, forniva agli uomini di “Gomorra” auto di lusso, come Ferrari e Maserati, e proprio per questo aveva “carta bianca” sulle richieste estorsive da imporre nell’area casertana di Castel Volturno. Così, Paolo Diana, viene descritto da almeno una decina di pentiti del clan dei Casalesi. Secondo i collaboratori di giustizia l’imprenditore – arrestato oggi dal Gico della GdF di Napoli nell’ambito di un blitz anti-riciclaggio – dava rifugio a latitanti e killer del clan ospitandoli in appartamenti a lui riconducibili direttamente, o attraverso prestanome. Ufficialmente Diana, dopo avere ampliato la sua attività e costruito una concessionaria in una palazzina da due piani ampia migliaia di metri quadrati, si occupava di compravendita di auto ma, secondo gli investigatori del Gico, tale attività era solo una copertura anche per giustificare l’enorme numero di auto di lusso in suo possesso.
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