Napoli, 29 febbraio 2012 – Le cause dell’emergenza rifiuti in Campania sono riconducibili ad un intreccio di errori tecnico-amministrativi e di interessi politici, industriali e malavitosi. Ne è convinta la Funzione Pubblica Cgil di Napoli che oggi ha promosso un convegno su ‘Territorio,ambiente, sviluppo’ in vista delle elezioni per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego. Secondo l’organizzazione di categoria vi sono stati ritardi nella pianificazione e nella preparazione di discariche idonee, di inceneritori, di impianti dI compostaggio della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. “Al di là delle cause tecniche ed amministrative – ha ricordato Emiddio Castellano, responsabile igiene ambientale per la segreteria della Fp Cgil di Napoli – va anche sottolineato come lo stato di emergenza rappresenti di per sé una situazione economicamente vantaggiosa non solo per la criminalità organizzata, ma anche per larghi settori dell’imprenditoria legale che, da un lato approfitta del sistema di smaltimento illegale per abbattere i costi e, dall’altro, entra direttamente nella gestione della crisi”. “Questo determina – secondo la Cgil – il perpetuarsi di una situazione in cui, di fronte a forti interessi economici, più o meno criminali, ci sono istituzioni politiche che si sono dimostrate incapaci di contrastarli, quando non li abbiano addirittura favoriti”.
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