Napoli, 20 febbraio 2012 – Una nuova spinta alla pesca in Campania. Questo il tema di un convengo organizzato oggi nella sede della Provincia di Napoli. Strumento principale per il rilancio di questa attività, i Fondi europei pesca (Fep) dedicati a un settore che per la Campania è a dir poco strategico. Sono infatti 1.300 le imprese, quasi 3.000 se si considera l’indotto, con un totale di circa 70 milioni di produzione che piazza la Campania al quinto posto tra le regioni italiane. Dall’Europa sono in totale 50 i milioni di fondi dedicati alla pesca. La Regione, da parte sua, si sta impegnando per non farne tornare nemmeno una minima parte a Bruxelles. E i risultati sono già evidenti. “La Campania è prima nel Sud per spesa di fondi europei dedicati” spiega il consigliere del presidente Caldoro per Agricoltura e pesca, Vito Amendolara. Per quanto riguarda i Fep, gli obiettivi sono cinque: l’adeguamento della flotta da pesca comunitaria, l’acquacoltura nelle zone interne con relativa commercializzazione, sviluppo sostenibile delle zone di pesca, assistenza tecnica e misure di interesse comune. Dei progetti Fep fa parte, con scadenza il prossimo 27 marzo, il bando di circa 9 milioni di euro per la costituzione dei Gruppi di azione costiera formati da istituzioni, rappresentanti del settore e rappresentanti dei privati. Sono 4 le zone coinvolte – litorale Domitio-flegreo, area marina di Baia, penisola sorrentina e costiera amalfitana, Cilento e le isole del golfo di Napoli – ognuna con un budget di 1,7 milioni di euro da spendere per migliorare la qualità della vita dei pescatori e per lo sviluppo economico del settore.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL