Napoli, 29 febbraio 2012 – Un ruolo di chi ascolta, vede, registra nella sua memoria nomi e volti. Il testimone perfetto. Uno che, ai magistrati, ha fatto nomi, ha ricostruito circostanze e raccontato tutti gli espedienti per aggirare il sistema. E ricostruito la truffa dei fondi per l’editoria, parliamo di una pioggia di 23 milioni di euro erogati in una dozzina di anni. A beneficiarne, secondo le accuse formulate dai pm della Procura di Napoli, il senatore Sergio De Gregorio e il faccendiere Valter Lavitola. Il pentito ha ricostruito un bel po’ di retroscena. Un libro aperto a disposizione dei pm. Ma poi è stato vittima di un’aggressione. L’hanno inseguito lungo le strade del Vomero, l’hanno pestato a calci e pugni. E gli hanno portato via una borsa con dentro documenti. E’ l’ultimo capitolo sul caso De Gregorio, sotto inchiesta a Napoli per truffa, violazioni fiscali e bancarotta fraudolenta in concorso proprio con Lavitola. Un filone d’indagine scaturito dalla più ampia inchiesta sugli appalti Finmeccanica. I riflettori sono accesi su una presunta truffa relativa ai fondi per l’editoria destinati a quando De Gregorio era direttore de “l’Avanti. Il teste è un consulente del lavoro napoletano poco più che trentenne. In una serie di dichiarazioni raccolte dal quotidiano “La Repubblica”, l’uomo ha confermato di essere al centro di “una storia molto complicata e molto complessa”, ha riferito della sua strana aggressione subita al Vomero, ma precisa di non aver avuto ancora il tempo di sporgere formale denuncia, anche per gli impegni di lavoro che lo portano spesso fuori. Ma ora la polizia giudiziaria e la Procura sono informati dell’episodio. Il professionista risulta impegnato fin dal 2004 al fianco di De Gregorio, ai tempi si accendono le frequenze del network “Italiani nel mondo”. E’ lo stesso consulente a certificare che quella società può vantare un capitale di due milioni di euro. La tv decolla, in parallelo con la carriera politica di De Gregorio, eletto nel 2006 in Parlamento con l’Idv, poi il cambio di casacca dopo la caduta del governo Prodi e il passaggio nel 2008 per essere eletto in quota Pdl. E’ in questo periodo che il teste comincia a parlare. E riferisce di conteggi falsi e di raggiri per i 23 milioni di fondi per l’editoria. Qualcuno sa che ha cominciato a parlare. Pochi giorni dopo, la strana aggressione nel cuore del Vomero.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL