Napoli, 21 febbraio 2012 – NAPOLI, 21 FEB – Il bianco candido dei camici si confonde ai colori sgargianti delle maschere. E’ un giorno di festa oggi al Policlinico della Seconda università di Napoli (Sun). Una festa un po’ particolare. E’ il carnevale organizzato per gli ammalati ricoverati nell’ospedale universitario del centro antico della città. A sostenere l’iniziativa sono intervenuti i vertici aziendali, la Cisl e tante associazioni. Ma l’idea nasce da tre semplici dipendenti: Teresa Anastasio, Assunta Bertone e Maria Naddei. E’ soprattutto loro il merito di questa giornata che per qualche ora ha disteso i volti provati dalla sofferenza in sorrisi e lacrime di commozione. Come per Rosalba De Simone, 46 anni, da poco operata di carcinoma al seno. Il volto scavato e i capelli radi sono il segno di una chemioterapia devastante. “Sto combattendo – dice Rosalba – ma ci tengo a dire che in questo ospedale ho incontrato personale di altissimo livello, che mi ha saputo aiutare e che ogni giorno si impegna nonostante le strutture carenti e la mancanza di mezzi”. C’é anche un piccolo momento di polemica per quella Zona a traffico limitato che al Policlinico sta creando così tanti problemi. “Sono d’accordo con la Ztl – dice il rettore Francesco Rossi – Ma tra pazienti, personale e studenti qui arrivano ogni giorno 5000 persone e tutti hanno difficoltà a entrare nella struttura. Spero che il sindaco de Magistris faccia qualcosa per aiutarci”. “C’é stata una donna di Genova che è venuta a curarsi qui e ha trovato difficoltà a raggiungere il Policlinico – racconta il segretario nazionale di Cisl-Università, Francesco De Simone – Per aiutarci basterebbe spostare di soli 20 metri i varchi della Ztl”. Ma oggi è soprattutto un giorno di festa. Lentamente arrivano tante persone e la sala del Policlinico si riempie. Ci sono pazienti, il personale, i medici, i volontari, gli specializzandi. Ci sono anziani, qualche disabile e i piccoli ricoverati nel reparto di pediatria. Sono soprattutto loro a vivacizzare la festa, scatenati e finalmente liberi da letti e terapie. Le persone sorridono, indossano le maschere. Qualcuno tira coriandoli, tutti mangiano i dolci tipici del carnevale alla tavola organizzata con il contributo della Cisl, delle associazioni Koiné, Abio e Unitalsi, dalla Croce rossa italiana e da Cittadinanzattiva. Si scherza, si sorride, piccoli e grandi problemi restano fuori la porta, confinati nei reparti un po’ scalcinati del vecchio Policlinico.
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