Napoli, 9/01/12 – Festa rinviata a Piano di Sorrento per l’arrivo in serata di Gianmaria Cesaro, uno dei 22 membri dell’equipaggio della petroliera Cavina Saylyn di proprietà della compagnia Rosalia d’Amato, sequestrata vicino all’isola yemenita di Socotra lo scorso febbraio e liberata dopo una serie di trattative lo scorso 21 di dicembre. Cesaro ha infatti espressamente chiesto di non essere esposto alla folla: dopo 11 mesi, ha riferito in una telefonata alla madre, ho solo voglia di chiudermi nella mia stanza. La famiglia in accordo con uno psicologo ha così chiesto ai cronisti di rispettare il precario stato emotivo del giovane, che staserà riabbraccerà solo i familiari più stretti e gli amici fidati. Assieme a Gianmaria faranno rientro anche gli altri 4 italiani, il comandante Giuseppe Lubrano e Crescenzo Guardascione, di Procida, per i quali fervono invece i preparativi dei festeggiamenti, Antonio Verrecchia di Gaeta ed Eugenio Bon originario di Trieste. Per la liberazione della Savina si era mobilitato anche il Comune di Napoli che aveva esposto sul cornicione di palazzo san giacomo uno striscione di solidarietà. L’arrivo è previsto per le 18.45 all’aeroporto di Fiumicino. A pochi gironi dalla liberazione della Savina però l’euforia era stata interrotta dalla notizia di un altro sequestro, quello della petroliera Rnrico Ievoli, di proprietà della compagnia napoletana marnavi, rapita il 27 dicembre scorso mentre navigava nel mare Arabico. A bordo 18 marittimi, di cui 6 italiani, tutti siciliani. Per adesso ancora nessuna novità e pochi i contatti con l’equipaggio, per il quale la Farnesina confida però in una rapida liberazione.
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