Genova, 16 gennaio 2012 – Costa Crociere parla esplicitamente di “errori di giudizio” da parte del comandante della nave Concordia, Francesco Schettino, originario di Massa Lubrense. Convocando per oggi a Genova una conferenza stampa del presidente e amministratore delegato, Pierluigi Foschi, Costa Crociere nella lunga dichiarazione diffusa precisa che gli errori di giudizio del comandante hanno avuto “gravissime conseguenze”. Questa la dichiarazione integrale di Costa Crociere:: “Costa Crociere ribadisce il suo più profondo dolore per questo terribile incidente che ha colpito i suoi affetti più cari: i suoi ospiti, i suoi dipendenti, una propria nave; si scusa per le sofferenze e il disagio che queste persone hanno subito e porge le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime accertate”. “Circa 1.100 persone di Costa Crociere in tutto il mondo stanno lavorando dalla serata di venerdì nella gestione di questo terribile incidente e la loro priorità è stata di supportare le operazioni di salvataggio, assistere ospiti ed equipaggio e riportarli in sicurezza alla loro residenza. Le operazioni di ricerca e salvataggio sono ancora in corso coordinate dalla Guardia Costiera e dalle autorità italiane. Confermiamo che sfortunatamente vi sono tutt’ora dei dispersi e, dato che la situazione è in continua evoluzione, non ci è consentito fornire dati”. “Il Comandante Francesco Schettino, che era al comando di Costa Concordia, è entrato in Costa Crociere nel 2002 come ufficiale responsabile della sicurezza e promosso comandante nel 2006, dopo essere stato comandante in seconda. Come tutti i comandanti della flotta egli ha partecipato ad un continuo programma di aggiornamento e addestramento ed ha superato positivamente tutte le verifiche di idoneità previste”. “Come già reso noto,la Magistratura, con cui Costa Crociere sta collaborando, ha disposto il fermo del Comandante, verso il quale sono state mosse gravi accuse. Sembra che il comandante abbia commesso errori di giudizio che hanno avuto gravissime conseguenze: la rotta seguita dalla nave è risultata troppo vicina alla costa, e sembra che le sue decisioni nella gestione dell’emergenza non abbiano seguito le procedure di Costa Crociere che sono in linea e, in alcuni casi vanno oltre, gli standard internazionali”.
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