Napoli, 10 gennaio 2012 – Le note suoneranno. Ma non certo quelle di un “Cantanapoli”. A echeggiare sarà il celebre “Addio mia bella Napoli”. E se la rivedrà, sarà da turista o per farne tappa di qualche sua tournee. Voce di Roberto Vecchioni, ma la musica è quella delle polemiche. Le uniche a caratterizzare la presidenza lampo del cantautore milanese al Forum delle Culture 2013. Insomma, alla fine, neppure troppo inaspettatamente, lo straniero in patria getta la spugna e formalizza le sue dimissioni. E sono due. Dopo il caso del torinese Raphael Rossi, il presidente dell’Asìa, cacciato e ancora alla ricerca di motivazioni concrete, lui e una gran parte del popolo in bandana dei sostenitori di De Magistris, ecco che va via pure il milanese. Come dire, sarebbe stato meglio seguire l’adagio della moglie e dei buoi. Il fulmine in un cielo già turbolento arriva in un’ora incerta della giornata di ieri. E la motivazione si sintetizza in due parole: “Controverse accoglienze”. Parole che campeggiano in una lettera che Vecchioni affida alle colonne del quotidiano Repubblica. Vi si legge tutta l’amarezza dell’oramai ex presidente del Forum, successore al veleno di quel Nicola Oddati bollato da De Magistris come il prosieguo di una vecchia malandata gestione targata Rosa Iervolino. La stessa che, nelle scorse settimane, ha definito l’ex pm come “l’uomo delle promesse ancora da mantenere”. Intanto già si rincorrono voci sul successore. Il nome c’è: Sergio Marotta, docente universitario e avvocato, con formazione presso l’istituto italiano di studi filosofici, oggi vice capo di Gabinetto al Comune di Napoli. E con la probabile nuova nomina si conclude la storia di tre mesi vissuti, come dire, pericolosamente. Da quell’8 ottobre, quando De Magistris annunciò quel nome di alto profilo, i cui brani avevano chiuso, dal palco di piazza Dante, la corsa elettorale del primo cittadino. Ma non trascorse un mese, che la bufera si abbatté con forza. Mentre Vecchioni parla di austerity e di ospiti a cui avrebbe chiesto di partecipare gratuitamente, ecco che viene alla luce il suo compenso: 220mila euro sull’unghia. Lo stesso de Magistris parla di un compenso adeguato al profilo di un grande artista. Ma il polverone è già alto. E il cantautore, alle corde, parla dell’eventualità di abbassarsi le spettanze, ma che si vede costretto a non rinunciare più ai suoi impegni artistici. Insomma, un presidente pro forma. Intanto Vecchioni critica Oddati, Oddati lo querela. La moglie del primo lo invita a lasciare Napoli. Vecchioni annuncia che rinuncerà per intero al compenso. Ma poi arriva la Befana, che con le feste porta via pure il poeta di Samarcanda. Che spiega che il Forum ha bisogno di competenze manageriali”. E chiosa: “Non so navigare nel mare della politica. A certe condizioni è impossibile fare cultura”. E allora addio mia bella Napoli. Forse ti rivedrò. Ma solo in tournee…
Giuseppe Porzio
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL