Napoli, 25/0112 – Coppa America e via Caracciolo. Un binomio sempre più concreto dopo l’ultimo sì del ministero alle regate delle World Siries del prossimo aprile e di maggio 2013 sul lungomare partenopeo. All’ufficio legale del dicastero dei beni culturali si era rivolto il sovrintendente Stefano Gizzi a cui spetta ora il compito di trasformare quel parere non vincolante in un ok pieno e fattivo. In sostanza il responso ministeriale ha chiarito che i vari vincoli di via Caracciolo non sono un ostacolo alle regate: in dettaglio la tutela delle vedute di Castel dell’Ovo e i due vincoli paesaggistici della fascia costiera di piazza Vittoria e via Mergellina possono essere bypassati a patto che le strutture per le regate siano temporanee, rimovibili e soprattutto non ripetibili in modo da scongiurare la possibilità di trasformare via Caracciolo in uno stabilimento balneare e di diportisti stagionali. Le strutture temporanee consisteranno nell’allungamento dell’attuale scogliera di 85 metri verso sud e 75 a nord oltre a 9 boe galleggianti e 4 pontili per un evento che mira a rilanciare la disastrosa immagine di una città messa in ginocchio dall’emergenza rifiuti. L’area interessata va dall’ex circolo della stampa sino ai margini di piazza della repubblica per una 9 giorni di gare alternate ad eventi d’accompagnamento ancora top secret. Coinvolta tra gli altri luoghi anche la Villa Comunale location per vip e curiosi, oltre al viale Dohrn usato come parcheggio. L’America’s Cup diventa così l’occasione per rifare il trucco alla città: dalla pavimentazione della villa all’illuminazione della zona, ai sistemi di sicurezza sino all’asfalto di via Caracciolo, grazie a 50milioni di euro investiti e 5mila posti di lavoro. Il tutto naturalmente previo lasciapassare della sovrintendenza partenopea.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL