Napoli, 27 gennaio 2012 – ttraverso i fratelli Sfraga, referenti imprenditoriali delle famiglie mafiose Riina e Messina Denaro, Costantino Pagano (titolare della ditta di trasporti “La Paganese” riconducibile però a Nicola Schiavone, e quindi ai Casalesi) intendeva acquisire il controllo esclusivo dei trasporti da e per la Sicilia occidentale offrendo in cambio un accesso privilegiato sui mercati campani e su quello particolarmente cospicuo di Fondi (Latina), tra i più grandi d’Europa. A rivelarlo è il pentito Gianluca Costa, uomo di fiducia e dipendente di Pagano. Un accordo che prevedeva l’estromissione degli altri vettori campani, compresi quelli contigui al clan Mallardo di Giugliano in Campania, come il gruppo “Panico”. L’accordo con la mafia siciliana consentiva di fatto a Pagano di controllare tutti i padroncini e le piccole imprese di trasporti, campane, siciliane e calabresi, che intendevano lavorare sulla stessa tratta
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