Napoli, 11 gennaio 2012 – Ancora emergenza barelle all’ospedale Cardarelli di Napoli e stavolta ci scappa pure il morto. Un uomo di 65 anni, epatopatico, l’altra notte è tornato in ospedale per un malore dopo esser stato ricoverato nello stesso presidio per un mese. I medici lo sistemano in barella. Durante la notte però l’uomo cade dalla lettiga e successivamente muore. Per i sanitari il decesso è legato alle gravi condizioni di salute in cui versava l’uomo. Tanto che non hanno nemmeno disposto l’autopsia. Sta di fatto che però un uomo, in gravi condizioni e ricoverato su una barella, è caduto e poco dopo è morto. Giallo a parte il Cardarelli è ormai al collasso con circa duecento lettighe sistemate anche sui bordi delle scale o adagiati sulle panchine. Una situazione ormai ingovernabile che ha spinto il direttore generale del presidio, Rocco Granata, a recarsi negli uffici della Regione per chiedere aiuto e far sì che l’ospedale più grande del Mezzogiorno possa essere messo nelle condizioni di accogliere l’esercito di utenti che si rivolge al Cardarelli, polo d’eccellenza del Sud Italia dal punto di vista delle professionalità che vi prestano la loro opera. Per Granata il Cardarelli sta vivendo in queste ore l’emergenza più grave della sua storia. Al vertice in Regione hanno preso parte anche i dirigenti di altre strutture della Asl Napoli 1 ed il responsabile del 118. Tre le richieste fatte dal dg del Cardarelli: spazi ad hoc per pazienti che hanno bisogno di una bassa assistenza. In secondo luogo la possibilità che i pazienti, una volta stabilizzati, vengano trasferiti in altre strutture. Infine l’arrivo di personale di supporto.La Regionefa sapere che risposte arriveranno nei prossimi giorni. E chissà che non si guardi a quel personale che un tempo prestava servizio nei pronto soccorsi soppressi.
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