Napoli, 2 gennaio2012- «Il governo Monti non ha nel suo Dna il Sud». Il nuovo anno di Stefano Caldoro comincia con una sfida, quella all’esecutivo nazionale. Il presidente della Regione Campania guida il fronte del Meridione e chiede risposte precise senza se e senza ma, a partire dal patto di stabilità: “Sono preoccupato”, dice il governatore Caldoro-.Il precedente governo, con la Lega, aveva una posizione politica ma oggi a Roma si parla troppo poco del Mezzogiorno. Solo il Sud può far crescere l’Italia perché ha ampi margini di competitività a partire dai servizi pubblici locali e può migliorare notevolmente le sue performance. Noi abbiamo già iniziato a dimostrarlo ottenendo risultati significativi sia sul piano di rientro della sanità che sul piano di stabilizzazione finanziaria». Per il governatore della Campania, con sanità e bilancio, la ripresa è già cominciata. «Siamo partiti da un deficit della sanità che sfiorava gli 800 milioni di euro. In un anno e mezzo siamo scesi a 250 milioni e contiamo di abbattere l’indebitamento di un ulteriore 50 per cento. Se ci riusciremo, e io sono fiducioso che ciò accadrà, potremo finalmente ridurre le addizionali Irap e Irpef come promesso». «Il 2013 sarà un anno cruciale. Ripeto, possiamo e dobbiamo farcela».Ma intanto dal primo gennaio è subito arrivata la prima stangata con l’aumento di tangenziale e benzina. Ma nell’elenco c’è anche il bollo auto che sale del 10 per cento e senza contare il capitolo infinito dell’Rc auto che riporta all’ombra del Vesuvio i suoi primati negativi. Insomma, al di là delle buone intenzioni del governatore di via Santa Lucia, il 2012 non parte sotto i migliori auspici per gran parte dei napoletani.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL