Napoli 20 gennaio 2012 – Ai rappresentanti dell’Acea oggi in città, i rappresentanti dell’Acn dovranno soprattutto spiegare che ci vuole pazienza, molta pazienza. Alla delegazione guidata da Peter non sarà possibile, infatti, illustrare un quadro definitivo dei lavori per il restyling del lungomare di Via Caracciolo. E questo perché si è ancora in attesa dell’ok della Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici, della Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei e della Direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici. Assenso subordinato al parere favorevole del ministero. Insomma l’incontro di ieri a palazzo san giacomo nei fatti importante non è stato risolutivo. La burocrazia italiana lenta e farraginosa difficile da spiegare agli americani già scottati dall’incredibile dietrofront su Bagnoli. Di fatto il vincolo posto alcuni anni fa dalla direzione regionale dei beni culturali della Campania vieti istallazioni di ogni genere il decreto non fa riferimento alle installazioni provvisorie. Di fatto però non le autorizza neanche. Cosi si continua a perdere nei fatti tempo prezioso, perché di fatto i vari uffici non intendono perdersi responsabilità che poi potrebbero portare ad un intervento della magistratura. A questo punto però la paura maggiore dovrebbe essere la reazione degli americani che dopo aver attraversato l’oceano per effettuare il sopralluogo finale si troveranno di fronte l’ennesimo rinvio.
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