Napoli, 28 dicembre 2011 – Quello della pirateria “è un fenomeno oramai attivo da molti anni e, purtroppo, più che di una recrudescenza, si tratta di una continua permanenza di questo fenomeno”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, sottolineando però l’importanza dello sforzo della comunità internazionale nel contrastare i pirati. “Il fenomeno non è stato debellato – ha proseguito il ministro – ma è stato posto sotto controllo: se non ci fosse l’azione della comunità internazionale, sarebbe esploso. Cioè il numero degli attacchi, dei tentativi di attacchi è aumentato, ma il numero degli attacchi con successi è diminuito, questo proprio grazie allo sforzo della comunità internazionale”. Riguardo alla possibilità per le società armatoriali di chiedere, con costi a loro carico, la presenza a bordo delle navi di personale militare armato, il ministro della Difesa la considera un’importante opportunità: si tratta di costi che gli armatori “possono sostenere benissimo e anzi chiedono di sostenere perché è nel loro interesse. Risparmiano moltissimo sui costi di assicurazione quando le navi sono protette”. Non è pensabile, infine, afferma Di Paola, battere rotte alternative a quelle infestate dai pirati somali: “transitare per il Capo di Buona Speranza, cioè circumnavigare tutta l’Africa, significherebbe aumenti dei tempi e quindi dei costi non sostenibili per gli armatori. Quindi quando si deve venire nel Mediterraneo dall’Oceano Indiano, è d’obbligo passare per quelle acque”.
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