Napoli, 29 dicembre 2011 – Negozi, sale giochi e bar al posto di enti e associazioni senza scopo di lucro. L’amara sorpresa è emersa dal monitoraggio avviato dal Comune sullo stato di salute del patrimonio immobiliare dove si registrano più ombre che luci. L’assessore Bernardino Tuccillo e il pool di esperti che lavora al suo fianco hanno infatti accertato che molti locali concessi dall’ente per finalità sociali e culturali in realtà erano regolarmente utilizzati per fare business. Così sono scattate le contromisure: nelle prossime ore la giunta de Magistris approverà il regolamento con cui si mettono in campo maggiori controlli e si fissano paletti più stringenti per i trasgressori. Un giro di vite necessario, spiegano da Palazzo San Giacomo, che consentirà di riorganizzare il sistema garantendo anche maggiori introiti all’amministrazione. Il primo passo, in questa direzione, è già stato compiuto. Nelle scorse ore il Comune ha provveduto a pubblicare l’avviso per la regolarizzazione contrattuale a favore di quanti occupano senza titolo locali commerciali pubblici.
Ad oggi, secondo una stima diffusa dall’assessorato al Patrimonio, sono circa 400 i locali commerciali, artigianali e ad uso associativo occupati senza titolo. Tra questi più di 150 possono essere regolarizzati attraverso la partecipazione al bando: «In questo modo nelle casse comunali entrerà oltre un milione di euro – spiega Tuccillo – Continua con questo bando il percorso volto a valorizzare e mettere adeguatamente a reddito il patrimonio immobiliare nell’interesse dei cittadini»…
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