Napoli, 17 dicembre 2011 – Il presidente della Camera Gianfranco Fini sottolinea “la centralità della salvaguardia dell’ indipendenza dell’ avvocato anche attraverso la difesa di strumenti di autonomia quali lo stesso modello ordinistico”. Accolto al suo arrivo a Castel Capuano, insieme al ministro della funzione pubblica Filippo Patroni Griffi dai cartelli di protesta contro il progetto di liberalizzazione della professione sollevati dagli avvocati del “Sindacato forense”, Fini ha dedicato buona parte del suo intervento, applaudito, alla professione dell’ avvocato. “Mi sembra auspicabile – ha aggiunto – che al momento di intervenire sulle condizioni di esercizio dell’ avvocatura – si proceda con la massima consapevolezza delle funzione sociale e costituzionale della professione forense” “Nel doveroso rispetto delle decisioni che saranno assunte dal Parlamento – ha proseguito il presidente della Camera – ritengo che lo stretto legame esistente tra efficienza del ‘sistema giustizia’ e sviluppo economico debba essere affrontato senza chiusure pregiudiziali da parte dei vari attori istituzionali,nell’ ottica di perseguire un equilibrio ragionevole tra contenimento dei costi e celerità dei procedimenti, tenendo nella dovuta considerazioni gli apporti e le riflessione della classe forense”.
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