Napoli, 23 novembre 2011 – La vertenza Edenlandia non preoccupa solo per il futuro dei lavoratori ma anche per quello degli animali dello zoo adiacente al parco divertimenti, anch’esso sull’orlo del tracollo. Per alcuni di questi, infatti, per ragioni di età, i veterinari dell’Asl sconsigliano il trasferimento. Per questi motivi, molte associazioni di animalisti avevano presentato una proposta alla commissione Ambiente nella quale chiedevano di chiudere al pubblico ma di lasciare nello zoo gli animali, così da assicurare il lavoro ai dipendenti. Il Tribunale, intanto, ha concesso allo zoo di proseguire l’attività fino al 31 maggio 2012. Ciò significa che, per visitarlo, si continuerà a pagare il biglietto e che gli animali resteranno dove sono. Ciò nonostante, l’ago della bilancia restano i gestori nominati dalla giustizia fallimentare che, volendo, potrebbero mettere in vendita tutti i beni della società Park and Leisure, animali compresi. Adesso però si guarda a gennaio. Entro il primo mese del nuovo anno, infatti, sarà bandita una gara internazionale per il rilancio dell’area della Mostra d’Oltremare che ospita Edenlandia, Zoo e cinodromo. Anche in questo caso il giardino zoologico, ed il benessere degli animali che lo popolano, attira l’attenzione dei veterinari dell’Asl che ne propongono una nuova veste. Non più uno zoo ma un centro di recupero fauna. Vertenze e riqualificazioni a parte, il presidente della Commissione Ambiente chiede l’aiuto a titolari di ipermercati: “Nello zoo ci abitano esseri viventi, non oggetti. Chiediamo un aiuto a nutrirli”.
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