Napoli, 5 novembre 2011 – Nessun accordo tra Regione Campania e Banche. Continua così la protesta dei dipendenti di Circumvesuviana e Sepsa. Ieri pomeriggio l’incontro a palazzo Santa Lucia non ha portato i risultati sperati. I lavoratori incrociano le braccia a causa dei ritardi negli stipendi di ottobre paralizzando completamente le linee di trasporto pubblico di Napoli e provincia ma anche i collegamenti da Salerno ed Avellino. Su indicazione dell’assessore ai trasporti della Regione Sergio Vetrella, il Prefetto Andrea De Martino ha provveduto anche alla diffida dei lavoratori che interrompono un pubblico servizio. Nonostante le loro motivazioni, ha spiegato il prefetto non devono passare dalla parte del torto. L’empasse è tutto economico in un braccio di ferro regione-istituti di credito: l’ente di palazzo santa Lucia ha infatti regolarmente versato gli stipendi per un ammontare di 12 milioni e mezzo di euro trattenuti però dalle banche, Bnl in testa, a fronte di un credito avanzato nei confronti della società di trasporti pari a 190 milioni di euro. Dal comparto sindacale le accuse nei confronti di Vetrella reo di non aver concordato per tempo con le banche l’elargizione dei crediti e non aver disposto, previo accordo, che la priorità fossero gli stipendi dei lavoratori. Sempre secondo le associazioni di lavoratori le banche principali responsabili della crisi internazionale anche a causa dei capitali assorbiti in operazioni di salvataggio devono essere più responsabili senza far ricadere le conseguenze di una cattiva amministrazione sulle tasche dei lavoratori. Dal fronte istituzionale la replica che rimanda soprattutto ai recenti piani di ricapitalizzazione dell’Eav, l’holding dei trasporti a fronte di tagli al trasporto pubblico locale imposti dal governo e che colpiscono in maniera durissima la Campania a cui si sono stati sottratti fondi per un totale di circa 15 milioni di euro. Sviluppi alla questione potrebbero arrivare nelle prossime ore in vista di un possibile incontro tra il governatore Stefano Caldoro e i dirigenti delle banche creditrici.
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