Napoli, 2 novembre 2011-Sono stati trovati dai vigili del fuoco l’uno sopra l’altro e coperti di terra i due operai di Ottaviano morti oggi in via Pizzone Cassante, a Somma Vesuviana, mentre cercavano di rendere più profondo un pozzo artesiano. Sarebbe stato quindi il cedimento delle pareti del pozzo a causare il decesso dei due operai. Sarà comunque l’autopsia a dire la parola definitiva sulle cause della tragedia.Antonio Annunziata, 63 anni e Alfonso Peluso, di 54 anni, erano al lavoro da stamattina nel pozzo artesiano dove hanno trovato la morte. Con loro c’era un terzo operaio, Aniello Di Sarno, di 30 anni, che ora sta riferendo ai carabinieri le fasi dell’ incidente nella caserma di Somma Vesuviana. Nel pozzo c’era Peluso che, a un certo punto, ha invocato l’aiuto dei colleghi perché aveva difficoltà a respirare.
Sempre dalle indagini in corso è emerso che, su commissione di un gruppo di residenti della zona. i due operai stavano scavando quell’enorme buca per convogliare le acque piovane per evitare l’allagamento delle campagne con le forti piogge di questi giorni. Ma le vittime, secondo una prima ricostruzione, avrebbero condotto il lavoro senza protezioni e misure di sicurezza.
Sulla tragedia una ulteriore ombra. “Da nostre verifiche, Antonio Annunziata e Alfonso Peluso, i due operai morti oggi a Somma Vesuviana, non risultano dichiarati alla Cassa Edile, lavoravano al nero”. Lo sostiene, in una nota, Ciro Nappo, segretario generale Fillea Napoli.Tutto è successo intorno alle 11.20, ho sentito le urla di uno dei due operai che si disperava per il malore del compagno rimasto in fondo al pozzo”. E’ il racconto della signora Maria Castaldo, che abita nella villetta di fronte alla quale i due uomini morti stavano effettuando uno scavo per rendere più profondo un pozzo già esistente, con lo scopo di evitare che la zona si allagasse in occasione delle piogge. “Voleva accorrere in aiuto del compagno. Ho cercato di farlo desistere dall’intento di scendere, ma non ha voluto sentire ragioni. Poi non ho sentito più niente e ho chiamato i pompieri”. Quando sono giunti i vigili del fuoco, però, la tragedia si era già consumata.
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