Un’intera cittadella abusiva composta da quasi 600 immobili era in costruzione a Melito di Napoli. Si tratta di una lottizzazione di 50 mila metri quadri che vale più di dieci milioni. Con 194 appartamenti e altrettanti box, 194 posti auto e 6 negozi, alcuni dei quali ancora in fase di costruzione. Tutto sequestrato nella notte dalla Guardia di Finanza con l’aiuto di elicotteri del reparto aeronavale. I militari del Comando provinciale hanno così inferto un duro colpo al clan Di Lauro. I beni sequestrati infatti rappresentano il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite del clan. L’inchiesta vede coinvolte 29 persone tra sindaci e assessori comunali, componenti di organismi tecnici e gestori di società. Nel mirino delle fiamme gialle è finita infatti una delibera di giunta che dava il via libera alla lottizzazione, atto che però dovrebbe essere assunto dal consiglio comunale. Tutta la lottizzazione quindi è stata il frutto di un abuso. Ai 29 indagati sono contestati reati che vanno dalla lottizzazione abusiva al falso in atto pubblico alla truffa edilizia, tutti aggravati dall’articolo 7, dall’aver cioè agevolato le finalità dei clan. Tra gli indagati c’è anche l’ex sindaco Alfredo Cicala, già condannato per i suoi rapporti con i clan. L’operazione è stata battezzata “Primavera” dal nome che era stato dato al parco, ovvero all’insieme di immobili edificati abusivamente. Nell’area sottoposta a sequestro preventivo sono stati edificati dieci palazzi, cinque dei quali completati e abitati, mentre gli altri sono manufatti allo stato grezzo o in via di ultimazione. Sequestro anche per sei negozi e quattro società, i cui amministratori sono finiti nel registro degli indagati.
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