Napoli, 29 novembre 2011 – Il presidente la spiega così: “Ritengo di dover procedere in tempi brevi all’individuazione di nuove energie che possano garantire un ulteriore slancio all’azione di giunta”. E via al rimpasto della giunta provinciale di Napoli ad opera dell’artefice dell’affermazione, il presidente Luigi Cesaro. Che, con un colpo di spugna, azzera la sua squadra di giunta. E lo fa per dare una scossa rispetto alla crisi politica che avvolge da tempo la maggioranza. E lo fa in totale accordo con le stesse forze politiche che lo sostengono a Palazzo Matteotti. In una nota congiunta, a cui si è arrivati dopo settimane di incontri, mediazioni e trattative, il centrodestra esprime, dalla sua, la necessità di mettere in atto un rapido cambio di passo pur evidenziando «i risultati positivi ottenuti in linea con il programma». Nel dettaglio, va considerato uno dei punti cruciali del patto siglato proprio tra quelle forze, e in particolare tra il Popolo della Libertà, nella cui quota è stato eletto ed è espressione Cesaro, e gli amici, come ama definirli il presidente, dell’Udc. Il nodo in questione riguarda le aziende partecipate. A questo proposito, qualsiasi ipotesi di ricapitalizzazione, fanno sapere da Palazzo Matteotti, sarà legata al varo di piani industriali che dovranno coniugare il mantenimento dei livelli occupazionali con l’efficienza dei servizi prestati ed una gestione finanziaria adeguata ad una politica di rigore. Per il resto “sono convinto – aggiunge Cesaro – della bontà del nostro programma, che deve essere aggiornato – chiosa il presidente – alla luce della crisi economica in atto”.
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