Colpo di scena al Forum delle Culture. Si era parlato di austerity e di incarichi accettati per passione, poi erano spuntati 220 mila euro lordi l’anno per il presidente Roberto Vecchioni e cifre da capogiro per il consiglio d’amministrazione. Compensi subito smentiti dai diretti interessati, ma la questione cachè riporta Napoli coi piedi per terra.
Il cantautore milanese stamani lascia tutti a bocca aperta, si dice pronto a rinunciare l’incarico se non si raggiungerà un accordo. “Non c’è ancora una cifra – spiega Vecchioni – ma la richiesta è più o meno quella, non mi nascondo dietro un dito”. Siamo intorno ai 200 milioni quindi a fronte dei 70 -100 che si erano prospettati dopo le polemiche sui compensi record. Ma il cantante vuole essere chiaro: “ Al momento non è stato deciso nulla – ribadisce – Parliamo di soldi, il che mi da un fastidio tremendo ma è giusto farlo. Il mio predecessore prendeva 70 mila euro che sarebbero di spettanza mia. A questi secondo me va aggiunto un surplus, perché abbandonando per due anni la mia attività artistica, che è ben più remunerativa di questa cifra, è giusto che ci sia una specie di compensazione”.
Insomma Vecchioni arriverà al tavolo senza pregiudizi, ma pronto a fare un passo indietro. L’autore che emozionò piazza Dante cantando “Chiamami ancora amore” capisce che in tempi difficili qualunque cifra possa sembrare eccessiva. Passa quindi la palla ai rappresentanti delegati dalle istituzioni, che dovranno valutare se la cifra richiesta è congrua al lavoro affidato. C’è da chiedersi però quale sarà la reazione del sindaco de Magistris, che a proposito delle polemiche aveva detto: “Conoscendo la sensibilità di Vecchioni, non credo nasceranno problemi in merito al suo cachet, che dovrà essere adeguato al profila di grande artista”.
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