Spunta l’intera Governance del Forum delle Culture. Manca l’ufficialità, ma i nomi dovrebbero essere certi. Entra nel comitato scientifico Mirella Barracco. Il governatore Stefano Caldoro spalanca quindi le porte dell’evento alla fondatrice di Napoli 99, che con “Monumenti porte aperte” fu una delle protagoniste della rinascita napoletana all’indomani del G7 del ’94. Donna dell’amministrazione, poila Barracco se ne allontanò tra le polemiche.
La Regione, che ha scelto Francesco Caruso come direttore del Forum, sta decidendo in queste ore anche il presidente del comitato scientifico. Quattro i nomi papabili: oltre alla Barracco, ci saranno il regista Tato Russo proprietario del teatro Bellini, lo storico Piero Craveri e il presidente della triennale di Milano Davide Rampello. I grandi esclusi sono lo storico Giuseppe Galasso, la scrittrice marocchina Mernissi, l’ex sovrintendente Mochi Onori.
Tato Russo è un jolly chela Regionegioca spesso quando deve piazzare i suoi uomini. Rampello invece è persona vicina a Berlusconi e Mediaset. Gli uomini del Comune sono già noti: si tratta del massmediologo Derrick de Kerckove, di Marta Herling, di Peppe Barra e del giovane regista dila Ba GuidoLombardi.
Il primo compito della squadra di professionisti e studiosi sarà rivedere i conti della kermesse: per 100 giorni Oddati aveva previsto una spesa di 40 milioni, ma secondo Comune e Regione si tratta di una cifra troppo alta. In parallelo bisognerà coinvolgere privati e associazioni, nonché Curia e Provincia. La sfida sarà far funzionare quasi contemporaneamente Forum delle culture, Coppa America e Worl Urban Forum. Appuntamenti che permetteranno di rilanciare anche il territorio.La Regione infatti ha presentato all’Unione europea il progetto di restyling del centro antico e Bruxelles ha dato il via libera.
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