Due tasselli in meno, un po’ di stelline in più. Nel cambio di Governo, da Berlusconi a Monti, la Campania perde due nomi ai vertici di altrettanti ministeri, l’avellinese Gianfranco Rotondi, a cui andava la delega per l’attuazione del Programma di Governo, e la salernitana Mara Carfagna, ministro in rosa alle Pari Opportunità. Ma nell’esecutivo targato Mario Monti, la nostra Regione si difende, è il caso di dirlo, con un graduato illustre con un dicastero altrettanto illustre: è l’ammiraglio Giampaolo di Paola da Torre Annunziata, a cui il nuovo premier ha conferito l’incarico di ministro della Difesa.
Presidente del comitato militare della Nato, l’organo che riunisce i capi di Stato maggiore dei Paesi dell’Alleanza atlantica, Di Paola è l’uomo buono sotto ogni bandiera. Basti pensare che è stato già capo di Stato maggiore della Difesa tra il 2004 e il 2008. Dunque, sia sotto il governo Berlusconi sia sotto quello targato Romano Prodi. Non solo, prima d’allora, l’ammiraglio di Oplonti aveva rivestito la carica di capo di gabinetto con il ministro della Difesa Carlo Scognamiglio (quota centrodestra), ma pure col suo successore Sergio Mattarella (quota centrosinistra). 67 anni e una carriera militare di tutto rispetto, Di Paola è entrato all’Accademia Navale nel ‘63 ed è stato nominato Guardiamarina nel 1966. Da una promozione alla successiva, nell’arco di mezzo secolo Di Paola ha scalato le gerarchie militari fino al grado più alto, conferitogli nel 1999, quando è stato promosso Ammiraglio di Squadra. Il nuovo capo della Farnesina ha appreso la notizia del suo incarico mentre era in visita ufficiale a Kabul, in Afghanistan.
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