Napoli, 22 novembre 2011 – Per lo spaccio nella piazza di Nocera Inferiore, c’era l’uomo in divisa. Insospettabile casco bianco con tanto di stelline sulla spallina. Un tenente dei vigili urbani, che acquistava dal clan un centinaio di grammi di cocaina con cadenza quindicinale e li smerciava tra clienti fidati. L’ufficiale della polizia urbana è uno dei 24 arrestati a conclusione di un’operazione anticamorra contro i clan dell’agro nocerino sarnese. Provvedimenti in calce a un’ordinanza di custodia cautelare eseguita sui territori di Napoli e Salerno. Colpiti capi e gregari del clan Greco-Sorrentino, organizzazione che opera dal feudo di Sant’Egidio Monte Albino. L’accusa, a vario titolo, è di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di droga, ed estorsione.
Nel dettaglio, le indagini miravano al controllo esercitato dal clan sulle aste giudiziarie, escludendo con minacce e violenza i concorrenti; la gestione dei lavori di movimento terra sul territorio; il monopolio nella fornitura di cemento ai cantieri; azioni intimidatorie contro pentiti e loro familiari; e delitti. Su tutti, quello di Pasquale Liberti, datato novembre 1998, o di Adriano De Risi, assassinato nel giugno 2010.
Al capitolo droga è emerso che i Greco-Sorrentino importavano cocaina dalla Spagna per spacciarla nell’area salernitana, oppure l’acquistavano a Napoli dal clan Amato-Pagano, quello dei cosiddetti scissionisti dei Di Lauro, come una partita da 5 chili di coca, acquistata in contanti con 225 mila euro.
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