Napoli, 22 novembre 2011 – Le prospettive di crescita della Campania sono “modeste”. Così l’Ufficio Studi di Confcommercio definisce il prodotto interno lordo campano insieme ai consumi delle famiglie napoletane. Aumento del tasso di disoccupazione, consumi e Pil in calo ed imprese che chiudono. Questa la fotografia del Mezzogiorno illustrata nel corso della seconda tappa degli Stati generali “Anzitutto l’Italia” organizzati da Confcommercio-Imprese per l’Italia, presentati a Napoli e dal titolo “Ripartiamo dal Mezzogiorno”. Sotto la lente d’ingrandimento i primi sei mesi del 2011. Nel Sud Italia, tra aperture e chiusure, si registra una riduzione di circa il 40% delle imprese. Tradotto in numeri, oltre 16mila. Campania, Sicilia e Puglia registrano quasi i tre quarti delle chiusure di tutte le imprese del Mezzogiorno. Così facendo il Sud riduce il suo contributo al Paese in termini di Pil e di consumi. Dai dati emerge anche una ripresa dei flussi migratori da Sud a Nord, una scarsa capacità ad attrarre lavoratori stranieri mentre cresce il tasso di disoccupazione, in particolare quello dei giovani meridionali.
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