Un napoletano al vertice di Bankitalia. E’ Ignazio Visco, dal 2007 vice direttore della Banca d’Italia. Apprezzato e brillante economista, allievo di Federico Caffé, capo servizio studi della Banca e poi capo economista all’Ocse. Questo il profilo del neogovernatore designato di Bankitalia. Da sempre sostenitore della crescita dell’economia, più volte sollecitata con la richiesta di “decisioni rapide e coraggiose” al governo, senza che però si incida pesantemente sul fisco. Economista rigoroso è apprezzato in Italia in modo bipartisan, sia dal centrosinistra che dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti dal quale aveva avuto di recente ricevuto l’incarico di mettere a punto idee e progetti per lo sviluppo. Nato a Napoli il 21 novembre 1949, è sposato e ha tre figlie. Vice direttore generale dal 9 gennaio 2007, ha percorso molte tappe nell’istituto di Via Nazionale: dal 2004 Funzionario generale della Banca d’Italia (prima come direttore centrale per le Attività estere e dal marzo 2006 come direttore centrale per la ricerca economica). Il suo curriculum è ricco di incarichi di rilievo. Ieri sera il premier Silvio Berlusconi ha indicato il vicedirettore generale di Bankitalia come nuovo governatore nell’ incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Scelto il nome del candidato, Berlusconi ora invierà una lettera al Consiglio superiore di Via Nazionale per un parere non vincolante (la prossima riunione ordinaria è il 24 ottobre, ma potrebbe anche esserci una seduta straordinaria anticipata). Spetterà poi al consiglio dei ministri adottare una decisione e subito dopo il premier proporrà il nome al presidente della Repubblica, che nominerà il nuovo governatore con un decreto. L’ incarico è di 6 anni, rinnovabile soltanto una volta
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