Napoli, 21 ottobre 2011 – Alla fine l’ha spuntata Ignazio Visco. Il sessantaduenne napoletano è il nuovo governatore della Banca d’Italia. La sua nomina è arrivata nella serata di ieri su proposta ufficiale del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Paolo Blasi, componente anziano del Consiglio superiore dell’istituto centrale. Il mandato ha messo fine alla girandola di nomi che negli ultimi giorni aveva ruotato intorno alla poltrona più alta di via Nazionale a Roma ed ha riscosso un consenso bipartisan. Sposato con tre figlie, Ignazio Visco si laurea con il massimo dei voti in Economia e Commercio all’università La Sapienza di Roma discutendo la tesi con lo stesso professore con cui l’ha discussa anche Mario Draghi, il governatore uscente. Si specializza, poi, alla University of Pennsylvania. La sua nomina a governatore della Banca d’Italia corona una lunga carriera a Palazzo Koch, iniziata nel 1972 subito dopo la laurea. Il suo primo incarico in Bankitalia è al Servizio Studi, settore di cui diventa capo nel 1990. Negli anni rappresenta l’istituto ricoprendo incarichi in organismi nazionali come l’Istat, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ed il Cnr. Dal 1997 al 2002 è capo economista e direttore del dipartimento economico dell’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Mentre, dal 2004 al 2006, rappresenta la Banca d’Italia al comitato dei supplenti del G-10. Ma il suo nome è legato anche a numerose pubblicazioni: è infatti co-direttore della rivista Politica Economica e di European Economic nonché membro del Gruppo consultivo, per il settore economia, della casa editrice Il Mulino. Ignazio Visco è anche una figura di spicco dell’insegnamento universitario: a La Sapienzadi Roma, infatti, negli anni ottanta, è professore di Econometria e di Economia Politica ma fa parte anche del Comitato consultivo della Scuola Normale Superiore di Pisa e della Scuola Superiore di Economia di Venezia. Nel 2007 viene insignito dell’onoreficenza di Grande Ufficiale al merito della Repubblica italiana. Attualmente fa parte della Società Italiana degli Economisti, di quella di Statistica e dell’American Economic Associaton.
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