Napoli, 29 ottobre 2011 – Barelle parcheggiate nei corridoi, risse al pronto soccorso e personale in agitazione. La Sanità che annaspa prende corpo nelle corsie dell’ospedale napoletano Loreto Mare, nonostante il lavoro di medici e infermieri. Le pareti dell’ospedale di via Vespucci sono bardate a lutto dagli striscioni di protesta degli operai della Siram, che si occupano della manutenzione delle tecnologie. I dipendenti sono costretti a lavorare in una centrale dove c’è l’amianto.
Chi varca l’ingresso del Loreto Mare deve fare i conti con un’anticamera che puzza di vespasiano, con stressanti file al pronto soccorso e giorni di attesa per avere un posto letto in reparto. Le lettighe sono su entrambi i lati al terzo piano, nella Medicina generale. Uomini e donne non possono essere divisi e finiscono per pranzare sulle lenzuola. La sproporzione tra pazienti e infermieri è preoccupante. A tratti sembra di trovarsi in un campo di battaglia. Gli infermieri saltano da un malato all’altro, i medici danno naturalmente la priorità ai casi più urgenti.
A protestare non sono solo i pazienti. Gli addetti alle pulizie sono sul piede di guerra per stipendi non pagati, situazione che potrebbe finire con uno sciopero lunedì prossimo.
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