Napoli, 22 ottobre 2011- Lavoro, la piazza delle emergenze divide il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il governatore della Campania Stefano Caldoro. Dal “caso” Alenia alla Fiat di Pomigliano passando per l’Ansaldo Breda di via Argine, altra azienda che rischia di dover ridimensionare la propria presenza in città. E proprio all’Ansaldo, ieri pomeriggio s’è registrato l’ultimo j’accuse del primo cittadino di Napoli che non ha perso l’occasione per ribadire che le scelte di Finmeccanica rispetto ad Alenia ed Ansaldo non sono scelte industriali ma politiche. Si sta decidendo in questi giorni- ha detto il sindaco de Magistris- di spostare tutto verso il Nord essendo la Lega azionista di maggioranza di Finmeccanica ed essendo la stessa Confindustria nazionale governata da interessi nordisti.
Per De Magistris, insomma, c’è un ruolo preciso del governo e del ministro Tremonti che hanno fatto di Finmeccanica l’esecutore testamentario delle ultime realtà industriali di Napoli e della Campania.
Da Capri la replica di Caldoro: La crisi- dice il governatore- va affrontata con spirito riformista per dimostrare che nel Sul si può e si deve investire. Lamenti e piagnistei- aggiunge ancora Caldoro- servono a ben poco. Caldoro mette sul tavolo anche i dati, finalmente positivi, che lo sforzo per rilanciare l’oocupazione ha prodotto. Molti ci attendiamo- aggiunge ancora il governatore- anche dall’attuazione delle misure in materia di apprendistato che il governo ha annunciato nel prossimo decreto per lo sviluppo
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