Sono tredici in tutto gli uomini del clan Mazzarella finiti in manette nel corso dell’operazione “Santa Lucia” condotta dai carabinieri del Ros e dal comando provinciale di Napoli.
Gli arresti sono stati eseguiti su richiesta della procura distrettuale Antimafia del capoluogo partenopeo.
I tredici uomini finiti in manette sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, detenzione illegale di armi, estorsione, contraffazione di marchi e di supporti audiovisivi.
Al centro delle indagini lo storico clan “Mazzarella” di San Giovanni a Teduccio, attivo nelle estorsioni a commercianti anche nei rioni Luzzatti, del Connolo e della Maddalena.
Le indagini hanno permesso di far luce sugli affari della storica famiglia attiva a Napoli Est, dedita soprattutto al settore delle estorsioni in danno di operatori commerciali.
Tra gli arrestati figurano anche alcuni responsabili dell’omicidio di una delle fuardie giurate rimaste coinvolte nell’agguato avvenuto in Piazza del Carmine a Napoli il 4 agosto del 2009.
Gaetano Montanino e un collega erano nella macchina di servizio dell’istituto per cui lavoravano, per il loro abituale giro di controllo delle attività commerciali. D’improvviso vennero avvicinati da due delinquenti che intimarono loro di consegnare le armi. Nel conflitto a fuoco che ne segui, la guardia giurata, originaria di Ottaviano, venne raggiunta da 8 colpi di pistola che non gli diedero scampo.
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