Napoli, 20 ottobre 2011- Centocinquantasei costituzioni di parte civile, centosettanta procedimenti aperti, 1914 imputati, 471 condannati per complessivi, 3115 anni di reclusione. Il consuntivo della lotta al racket da parte delle associazioni negli ultimi anni è decisamente incoraggiante. Numeri snocciolati nel corso di una giornata simbolo nella lotta alla camorra, Piazza Pignasecca, nel centro storico di Napoli, dichiarata area derackettizzata con i commercianti uniti per dire no al pizzo. Una adesione totale alla campagna per cosiddetto consumo critico caratterizzata dallo slogan “Pago chi non paga.”E alla cerimonia oltre al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, esponenti delle associazioni antiracket con il presidente Tano Grasso, la coordinatrice Silvana Fucito e Geppino Fiorenza di libera, oltre a diversi esponenti delle istituzioni locali come il prefetto De Martino, l’assessore alla legalità del comune di Napoli Narducci. Dall’esperienza di Ercolano, dove grazie alla denuncia delle vittime ora sono sotto processo per racket i vertici delle organizzazioni criminali , Tano grasso ha preso spunto per sottolineare come la ribellione al pizzo dei commercianti sia un segnale di coraggio, dignità e incoraggiamento per tutti. L’iniziativa di Piazza Pignasecca è stata infine elogiata dal procuratore Piero Grasso per il quale essa testimonia lo spirito con cui bisogna affrontare la lotta alla criminalità.
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