Napoli, 1 luglio 2011 – Le giacenze dei rifiuti lungo le strade di Napoli sono ancora in calo mentre in alcuni comuni della provincia la situazione è ancora molto difficile. Ma la tregua in città ha le ore contate. Se nel giro di pochi giorni non verrà trovata una soluzione che consenta di liberare i magazzini degli Stir di Acerra e Caivano, la raccolta 24 ore su 24 messa in campo dal decreto firmato dal sindaco De Magistris, sarà costretta a fermarsi. Secondo l’Asìa, l’Azienda di igiene ambientale del Comune di Napoli, sono 1380 le tonnellate che ancora giacciono per le strade del capoluogo. Gli impianti nei quali sono stati sversati i rifiuti sono quelli di Chiaiano, Tufino, Acerra e Caivano. È il sesto giorno consecutivo, secondo quanto afferma il presidente dell’Asìa, Raphael Rossi, che si riduce la quantità del pattume in strada, con una media giornaliera di 150 tonnellate. Ma la maglia nera della raccolta continuano ad averla i quartieri di Pianura e Soccavo dove 200 tonnellate ancora a terra continuano a far soffrire i residenti che ieri hanno effettuato un blocco stradale di protesta. Un gruppo di persone ha trascinato al centro della strada sacchetti di immondizia, ostruendo la carreggiata e la circolazione delle auto. Non si sta meglio a Fuorigrotta, dove le tonnellate sono ancora 200. così come a Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli che ne contano 250. in lieve peggioramento, fa sapere il rpesidente Asìa, anche il quartiere di Poggioreale “per problemi legati allo sversamento”.
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