Napoli, 21 giugno 2011 – Torneranno soli a consumare gli ultimi anni della loro vita. Sono anziani, più di cento, che da novembre saranno abbandonati a loro stessi. Sono quelli assistiti da Auser Napoli, l’associazione che si impegna nel favorire il progetto “invecchiamento attivo” della terza età, facendo crescere il ruolo dei senior nella società. Tra qualche mese, infatti, l’associazione promotrice del progetto “Anziano fragile” che garantiva, tra gli altri, servizi ai pensionati convalescenti da malattie di natura traumatica o cardiovascolare, non riceverà più alcun fondo. Niente più trasporti per pazienti con disabilità motorie. Stop alla consegna dei farmaci o della spesa. Niente più telesoccorso né supporto psicologico. “Il progetto Anziano Fragile ha riscosso un ottimo successo tra i nostri assistiti – afferma Giuliana Caruso, presidente di Auser Napoli Centro – contribuendo ad una migliore e più rapida ripresa degli anziani convalescenti da malattie di natura traumatica e cardiovascolare. Purtroppo però tra qualche mese dovremo interrompere l’erogazione dei servizi a causa di mancanza dei fondi necessari quanto meno alla minima manutenzione dei mezzi utilizzati”. L’allarme è stato lanciato nella sede della Fondazione Valenzi, impegnata sul territorio per sensibilizzare cittadini ed istituzioni sull’importanza di un’assistenza efficace ed efficiente per tutte le fasce a rischio. “Come Fondazione – dichiara Lucia Valenzi, presidente dell’omonima fondazione – stiamo cercando di fare gioco di squadra con altre realtà assistenziali napoletane come Auser che operano da anni in maniera brillante sul territorio ma sempre in regime di volontariato e in maniera sussidiaria rispetto agli enti pubblici preposti ai servizi sociali”.
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