Napoli, 13 giugno 2011 – La pioggia incessante ed il cielo grigio di metà giugno sembrano meno assurdi se cadono nel giorno dei funerali di una ragazza di soli 23 anni stroncata da un infarto mentre dava l’ultimo esame all’università prima della tanto agognata laurea. Antonella Di Iorio è morta al Suor Orsola Benincasa mentre sosteneva l’esame di Storia Contemporanea. Stava rispondendo alla seconda domanda del professor Vincenzo Giura quando improvvisamente si è irrigidita e poi accasciata al suolo. Il 118, una volta arrivato, non ha potuto far altro che constatare il decesso per cause naturali ed il magistrato ha disposto il rilascio della salma. Cause naturali sì perché al principio dell’infarto c’era una patologia congenita di cui la 23enne soffriva da quando era nata. Il feretro di Antonella lascia per l’ultima volta la sua casa di via De Gasperi a Sparanise intorno alle 16. In casa, una villetta a due piani immersa nel verde, c’è ancora il prete del paesino in provincia di Caserta, Don Liberato, che benedice la famiglia Iorio prima che fuori si formi il corteo che accompagna la bara fino alla chiesa dell’Annunziata, nel centro del paesino. C’è un silenzio irreale a Sparanise. Dalla strada antistante la casa in cui viveva Antonella, chiusa al traffico, si sentono solo i lamenti strazianti di sua madre. Che in un primo momento non trova le forze per prendere parte al corteo funebre del funerale di sua figlia. A seguire il carro che trasporta la bara, interamente coperta di fiori bianchi, fino in chiesa c’è l’intera comunità di Sparanise. Una folla composta e silenziosa che percorre il tratto transennato dai vigili urbani. Le serrande dei negozi si abbassano man mano che il corteo avanza. Tutti si fanno il segno della croce prima di affollare la piccola chiesetta dell’Annunziata. Molti restano fuori, pronti a levare in aria palloncini bianchi per salutare per l’ultima volta Antonella.
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