Napoli, 28 giugno 2011 – Una task force per il rischio epidemia. A metterla in campo sono il vicesindaco ed assessore all’ambiente, Tommaso Sodano e l’assessore Giuseppina Tommasielli. La squadra sarà composta da un dipartimento dell’Asl Napoli1, la rete dei medici di famiglia e l’amministrazione comunale per il controllo, la sorveglianza ambientale ed il monitoraggio epidemiologico legato all’emergenza rifiuti. Sarà un presidio permanente ed un vero e proprio organo di controllo. Un provvedimento alla luce di un all’allarme sanitario che c’è ma è ancora presto per parlare di malati. Dati ufficiali che attestino un aumento di patologie a causa dell’ultima ondata di rifiuti non ce ne sono anche se un campanello dall’allarme c’è ed arriva dai pediatri. Nell’ultimo mese, affermano i medici, ossia da quando i rifiuti in giacenza in strada sono aumentati, si è registrato un aumento del 10-20% di patologie respiratorie tra bambini e le cause risiederebbero tutte in quella cattiva abitudine di disfarsi nell’immondizia non raccolta incenerendola. Ennesima conseguenza negativa dei roghi dunque. Che interesserebbero, ma non è una novità, anche l’aumento di tumori tra la popolazione. Sotto i riflettori degli specialisti, infatti, ci sono innanzitutto le patologie di tipo oncologico. Il cui aumento è comunque inferiore a quello delle patologie respiratorie. L’effetto di un mese di roghi selvaggi, dunque, si materializza in asma, tossi, faringiti e bronchiti asmatiche e pagarne le conseguenze sono soprattutto bambini ed anziani.
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