Napoli, 10 giugno 2011 – Verrà ricordata domani, a 14 anni dalla sua scomparsa. Silvia Ruotolo, aveva 39 anni quando fu assassinata l’11 giugno del 1997 a Napoli, mentre stava tornando nella sua casa di salita Arenella, nel quartiere Vomero, dopo essere andata a prendere a scuola suo figlio Francesco di 5 anni. A guardarla dal balcone c’era invece Alessandra, la figlia di 10 anni. Il commando di camorra che sparò all’impazzata aveva come obiettivo Salvatore Raimondi, affiliato al clan Cimmino, avversario del clan Alfieri. Furono sparati quaranta proiettili che, oltre ad uccidere lo stesso Raimondi e ferire Luigi Filippini, la cui collaborazione con la polizia risultò decisiva per l’individuazione del gruppo di fuoco, uccisero sul colpo anche lei, colpita da una pallottola alla tempia. L’assassinio di Silvia Ruotolo ebbe grande risalto mediatico e contribuì alla crescita della consapevolezza sulla gravità del fenomeno camorristico. Nella sua memoria domani, a piazza Medaglie d’Oro verrà deposta una corona di fiori. Perché da un anno a questa parte quei giardini sono intitolati a lei, ad una vittima innocente che fece un unico errore: trovarsi nel posto sbagliato e soprattutto al momento sbagliato.
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