Napoli, 20 giugno 2011 – Dopo le proteste e le polemiche dei mesi scorsi, la Regione Campania torna a parlare di welfare. E stavolta, con approvazione del terzo settore, lo fa in termini di rilancio e non di tagli. 182 milioni di euro, provenienti dall’Unione Europea ed integrati dall’amministrazione Caldoro, verranno impegnati per incentivare le politiche sociali e la formazione. 22 bandi in 2 anni, di cui 4, però, già partiti per una spesa che si aggirerà intorno ai 63 milioni di euro.Il primo, per un totale di 30 milioni di euro tutti europei, prevede la realizzazione ed il potenziamento dei centri polifunzionali di quartiere. Rivolto in particolare ai giovani, spera di integrare anche i cosiddetti soggetti a rischio. Per il secondo, invece, l’obiettivo è quello di riqualificare i centri di accoglienza per gli anziani, e saranno impegnati 20 milioni comunitari e 5 di risorse regionali. Terzo bando, invece, rivolto alla formazione professionale, con un impegno da quasi 3 milioni di euro, e composto da due percorsi formativi: tecnico dell’accoglienza e animatore sociale. Destinatari finali del progetto 300 giovani da poter inserire nei centri. Ed infine, almeno per ora, il quarto bando. 5 milioni di euro di spesa regionale per favorire la partecipazione dei giovani ai progetti di servizio civile in ambito sociale. Destinatari, stavolta, mille giovani, destinatari di un contributo massimo di 25mila euro. Ma tra le novità del progetto regionale, c’è anche un fondo di garanzia per promuovere e sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese campane. 25 i milioni di fondi investiti, integrati da altri 25 milioni messi in campo dall’istituto di credito che sarà poi coinvolto nell’operazione. Per gli altri 18 bandi, infine, bisognerà attendere la fine del 2011.
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