Napoli, 21 giugno 2011 – Estate al sapor di “monnezza”. Dopo Natale e Pasqua, la cartolina del primo giorno d’estate promette una stagione nauseabonda. L’aumentare delle temperature va di pari passo con quello dell’olezzo emanato da sacchetti che giacciono per giorni e giorni sul ciglio delle strade di Napoli e provincia. Sono circa 2.360, infatti, le tonnellate di immondizia non raccolta. La stima è dell’Asìa, l’azienda per l’igiene urbana della città. Le zone maggiormente colpite, manco a dirlo, sono quelle più visitate dai turisti come Palazzo Reale, dove i cassonetti sono pieni ed i rifiuti sono lasciati a marcire al sole. Poi ci sono le vie dello shopping, come via Roma, dove l’andar per negozi costringe cittadini e vacanzieri ad uno slalom tra i vistosi cumuli che non di rado bloccano l’ingresso degli esercizi commerciali. Uno di questi cumuli è stato ricoperto da un telo di plastica trasparente sul quale sono issate un piccolo tricolore ed un drappo con i colori del Comune di Napoli: il giallo ed il rosso. Poco più avanti, in via Santa Brigida, si cammina coprendosi bocca e naso. I cassonetti sono stati svuotati e tirati in strada ostruendo così parte del passaggio per auto e moto. Soffoca anche il resto della città. Nei quartieri di Montecalvario, Avvocata, Pendino e nei Decumani la giacenza è di 380 tonnellate e la gente ha iniziato a cospargere i rifiuti di creolina, nel tentativo di difendersi non solo dall’odore ma anche dagli insetti. A Barra, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli e Napoli Est le tonnellate ammontano a 400. A Fuorigrotta sono 300 mentre a Pianura enomi cumuli sono ben visibili a Via Montagna Spaccata e Via Domenico Padula. Se ci si sposta nell’area nord di Napoli, la situazione non cambia. A Miano, Piscinola e Marianella ci sono 370 tonnellate non raccolte. Mentre a Scampia, Secondigliano e San Pietro a Patierno sono 360. Respirano un po’ solo i quartieri collinari del Vomero e dell’Arenella dove la raccolta non si è fermata.
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