Avellino, 8 giugno 2011 – C’è un primo indagato nel giallo sul delitto della donna trovata sgozzata in provincia di Avellino. Sull’enigma del Terminio, nelle ultime, ore è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Avellino l’ex datore di lavoro di una badante ucraina scomparsa da due settimane. Si tratta di un 65enne che vive a Serino. Gli inquirenti sarebbero arrivati a lui dopo gli ulteriori accertamenti compiuti sui resti del cadavere della donna ritrovato domenica sera tra i boschi del Maggese, al confine tra Serino e Giffoni Valle Piana. I resti, ritrovati in una fossa scavata in una zona isolata, tra pneumatici e carcasse di elettrodomestici, potrebbero appartenere alla donna che fino a due settimane fa accudiva un anziano nella sua abitazione di rione San Tommaso ad Avellino. Una occupazione che l’ucraina, di nome Galina, avrebbe trovato dopo una drammatica esperienza vissuta precedentemente a casa del 65enne di Serino. La donna sarebbe stata più volte maltrattata dal suo ex datore di lavoro, da cui era riuscita a scappare. Nonostante il suo allontanamento il pensionato di Serino avrebbe continuato a perseguitarla e minacciarla fino a quando della badante si sono perse le tracce. Nelle prossime ore il 65enne sarà sentito come persona informata dei fatti. Gli inquirenti per ora non si sbilanciano, oggi è prevista l’autopsia sul cadavere della donna, che potrebbe essere stata vittima di un delitto passionale.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL