Napoli, 20 giugno 2011 – Napoli sprofonda in una nuova crisi. 2000 le tonnellate di rifiuti sparse per le strade del capoluogo. E non sono mancate le proteste dei residenti. Come a Pianura, dove una decina di persone hanno riversato in strada alcuni cassonetti stracolmi, o come a Licola dove sono riapparsi roghi di spazzatura. Le cause sono da ricercare in vari motivi. Dallo sciopero dei dipendenti Lavajet, che non percepiscono lo stipendio da almeno un mese, ma anche dagli auto compattatori dell’Asìa che restano fermi in attesa di poter sversare. 65, infatti, i camion stracolmi che restano in attesa delle direttive d’azienda. Ma Chiaiano è ormai vicina alla saturazione, così come lo stir di Santa Maria Capua Vetere. E non potendo scaricare, c’è il pericolo che nel week-end la situazione si aggravi dal punto di vista della raccolta. Entro domenica, infatti, le tonnellate per le strade del capoluogo potrebbero salire fino ad 8mila. Ed infine il termovalorizzatore di Acerra. Anche lì numerose difficoltà a causa della manutenzione di una delle tre linee che bruciano i rifiuti. Al giorno soltanto mille le tonnellate smaltite nell’inceneritore, a fronte delle quasi ottomila prodotte negli stir. Situazione insostenibile, quindi, che solo il nuovo piano del Comune di Napoli, o eventuali diefront del Governo, potrebbero cambiare.
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