Napoli, 22 giugno 2011 – Lo scempio evidenziato dalle immagini non riesce però a rendere l’idea di come appare, ad oggi, la situazione in città. Sottopassi del centro direzionale, Napoli, dove la puzza e i sacchetti dominano la scena. Nauseabondo l’olezzo che emana la spazzatura qui sotto. Impossibile camminarci a piedi, perché si rischia di svenire. Vere e proprie discariche a cielo aperto, dove montagne di buste, materassi, e scarti di qualsiasi tipo rendono la vita difficile a chiunque voglia parcheggiare in una delle zone con la più alta densità in termini di visitatori. Tribunale e Procura di Napoli, Regione Campania ed esercizi commerciali tra i più disparati, e ancora i residenti. Migliaia di persone passano di qui ogni giorno, ammirando uno scempio che aumenta di ora in ora. Una situazione analoga a quella dei Quartieri Spagnoli, centro storico di Napoli. Vicoli stretti dove i rifiuti ostruiscono le carreggiate e minacciano di invadere i terranei dei palazzi. Anche lì la sofferenza dei cittadini è arrivata ormai ad indici altissimi. Richieste d’aiuto e d’attenzione, per una città che ormai vede lo spettro di quel 2008 sempre più vicino in termini d’emergenza.
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