Napoli, 5 maggio 2011 – Entrare allo Stadio San Paolo di Napoli senza avere il biglietto si può, o meglio si poteva. Sembra essere questo il risultato di un’indagine della Procura di Napoli, in merito alle gare casalinghe degli azzurri. Ma non solo bagarini o frange di ultrà che fanno entrare da tunnel sotterranei di tutto. Questa volta, nell’occhio del ciclone, ci sono finiti gli steward. Dovrebbero essere loro a controllare il corretto svolgimento degli ingressi ma a quanto pare, secondo gli inquirenti, qualcuno non svolgeva al meglio il proprio lavoro. Bastava una parola d’ordine, o essere amico di…, per poter varcare i cancelli senza il tagliando ufficiale della gara. Il blitz, dopo la denuncia del Presidente De Laurentiis in persona, è scattato durante la gara contro il Genoa. I militari della guardia di finanza hanno così notato passaggi sospetti ai varchi e ai tornelli. Per adesso le indagini proseguono, ma che lo Stadio San Paolo risulti sempre più pieno rispetto agli incassi è purtroppo un dato di fatto. Due le problematiche relative a questa situazione. La prima riguarda gli incassi del Napoli che, se si aggiunge anche il bagarinaggio, vengono completamente decurtati, ma la seconda è forse più importante e riguarda la sicurezza. Il San Paolo, infatti, raggiunge probabilmente una capienza superiore alla sua capacità, con grossi rischi per eventuali incidenti. Per questo la Procura vuole vederci chiaro e capire come arginare il fenomeno, e dare una risposta significativa alla società azzurra ed a quei tanti che invece i tagliandi li comprano sborsando cifre talvolta altissime, a differenza di questi nuovi “portoghesi” capaci di eludere i controlli o addirittura corromperli con una mazzetta.
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