Napoli, 7 aprile 2011 – Una Napoli che riparte dal mare. Dalla sua ricchezza millenaria. La nuova Stazione Marittima non è più solo un polo crocieristico da un milione e duecentomila passeggeri l’anno ma anche un centro commerciale, la Galleria del Mare, che si affianca alla struttura congressuale. Presenti le boutique delle grandi firme del’imprenditoria campana, affiancate a griffe con distribuzione nazionale, un’enoteca, una galleria d’arte, ristoranti, profumerie e gioiellerie. Un complesso da vivere a 360°. Al iano terra, infatti, sarà aperta una discoteca sul mare. La Stazione, che si trova sul molo
Angioino del porto di Napoli, fu terminata nel 1936, sotto il regime fascista, a seguito di un bando pubblicato dall’allora Ministero dei lavori pubblici. L’obiettivo era quello di ritagliare per la città un ruolo preminente nel commercio marittimo del Mediterraneo. L’edificio della Stazione è una struttura monumentale, tanto da essere considerata tale dalla Soprintendenza ai beni ambientali ed architettonici. Per anni lontana dalla routine dei napoletani, da ieri, con l’inaugurazione del centro commerciale al suo interno, si propone come anche come polo commerciale. L’arcivescovo di Napoli, dopo aver inaugurato ufficialmente, con la sua benedizione, il nuovo polo si è poi soffermato sulle opportunità economiche che questo centro può offrire alla sua città. Nel corso del dibattito che si è tenuto in occasione dell’inaugurazione sono intervenuti anche il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni, che ha parlato di un’uscita da quello che era diventato il “porto delle nebbie”. Già ventimila le presenze registrate nel centro commerciale. Ed il 90% dei visitatori non era mai entrato nella stazione. “La città recupera una sua parte importante”. Queste le parole dell’intervento del Presidente del Terminal, Nicola Coccia.
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