Napoli, 7 aprile 2011 – Parla da sindaco. Ma il piglio e l’autorità è quella del prefetto. Il candidato sindaco del Partito democratico Mario Morcone, che prefetto lo è da molti lustri, affronta la questione rifiuti a muso duro. E invoca, da buon prefetto, multe a cittadini e commercianti, comprese chiusure temporanee per questi ultimi, che non rispettano l’ordinanza del sindaco per ridurre la spazzatura. Ordinanza in vigore da 48 ore, ma non rispettata. E che “se fosse davvero applicata”, tuona il prefetto, si avrebbe una riduzione sensibile dei cumuli di immondizia”. Ed è grave, aggiunge, che nessuno l’abbia rispettata. Così come lo è il comportamento di chi, chiaro riferimento alla polizia municipale, non la fa rispettare. Del resto, uno dei punti punto in testa al programma del candidato assistito da Partito democratico e sinistra e libertà, è portare, nei primi cento giorni di
governo, la differenziata al 50%. Da un’emergenza allo spreco. Si concentra ancora su di un quartiere l’attenzione dell’amico avversario di
competizione, Luigi De Magistriis. Il tema è Bagnoli. L’europarlamentare e candidato di Italia dei Valori torna sulla questione dopo la bufera che si è abbattuta su di lui per la decisione di avvalersi dell’immunità rispetto a una querela nei suon confronti da parte della partecipata Bagnolifutura. “Le voci libere vanno tutelate”, è la difesa dell’ex pm. Che torna a tuonare sulla mancata riqualificazione dell’area ex Italsider e lo fa citando la battuta raccolta in prima persona dell’ex premier finlandese. Che, visitando Bagnoli, sostenne che se il suo paese avesse goduto dei finanziamenti di Bagnoli, il suo paese avrebbe raggiunto la piena occupazione.
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