Napoli, 18 aprile 2011 – Il gasolio raggiunge quota 1,50€ al litro ed un chilo di pane sfiora i due euro. Aumentano a dismisura i costi delle materie prime, a cominciare da quelli dell’energia e delle farine, che in un anno sono rincarate del settanta percento. E così il pane a Napoli costerà di più. I commercianti dell’Associazione libera panificatori napoletani, infatti, da oggi aumenteranno il prezzo delle pagnotte. Un rincaro della vendita a consumo sia inevitabile alla luce del progressivo aumento della farina e, in particolare, del gasolio. Che colpisce specialmente chi opera utilizzando quotidianamente un furgone. Ma
il gasolio è solo una delle tante preoccupazioni per i quasi 1.500 panificatori che lavorano nei forni di Napoli e provincia. Nel 60% dei casi, la farina prodotta in Italia deriva dalla lavorazione di grano proveniente dai paesi esteri, compresi quelli dell’est europeo e quelli del tormentato Nord Africa. Per i panificatori, l’aumento dei costi sarebbe diretta conseguenza del presunto controllo delle farine da parte di pochi operatori. La vertenza è più che aperta, e dalla Coldiretti Campania spiegano che «il costo del grano in Italia è rimasto invariato, mentre gli eventuali rincari del pane si motivano nella fase di trasformazione in farina. Certo è che sul piano internazionale ci
sono sicuramente delle anomalie, che colpiscono sia i produttori primari che i consumatori».
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