Napoli, 12 aprile 2011 – I ragazzini colpevoli della violenza devono essere allontanati dalla scuola. Lo chiedono a gran voce molti dei genitori degli alunni che frequentano la stessa scuola del tredicenne abusato sessualmente da sette coetanei durante una gita scolastica. Ma per molti altri genitori, i colpevoli non vanno comunque criminalizzati, anzi: anche loro, sostengono i genitori, sono distrutti psicologicamente al pari della vittima. E ancora, versioni contrastanti sugli effettivi abusi: secondo chi difende il branco, si sarebbe trattato solo di atti osceni e non di violenza sessuale, come sostenuto, invece, nella versione in possesso degli investigatori. La stessa preside dell’istituto ha parlato di un gioco finito male, niente di più. Per ora i setti sono stati sospesi per 15 giorni e saranno probabilmente destinati a lavori utili in un altro plesso scolastico e per loro sarà inevitabile la bocciatura. Per accertare i fatti, è arrivato oggi nell’istituto in zona Posillipo, un ispettore inviato dalla direzione scolastica regionale che avrà il compito di verificare se i docenti accompagnatori abbiano vigilato sui ragazzini loro affidati durante la trasferta pugliese. Al vaglio dell’ispettore anche il comportamento della preside, che avrebbe tenuta nascosta la denuncia dei genitori della vittima, su richiesta, secondo la dirigente, dei genitori stessi cercando così di risolvere la questione internamente, prima di informare i carabinieri. Se dovesse essere accertata l’omissione di controllo dei docenti, questi rischierebbero dalla nota di censura al licenziamento, mentre la mancata denuncia della preside potrebbe costarle la sospensione e il mancato rinnovo del contratto
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