Napoli, 17 marzo 2011 – Manca la carta igienica e gli infermieri dell’ospedale San Paolo organizzano una colletta. È solo una delle conseguenze dei tagli al settore sanità messi in atto dalla giunta Caldoro. E così parte la singolare iniziativa. Un piccolo salvadanaio, esposto su un banchetto posizionato all’ingresso dell’ospedale in cui, curiosi e cittadini, hanno versato qualche spicciolo attirati da uno striscione sul quale si leggeva “Contro i tagli alla sanità: cittadini, ammalati ed operatori uniti”. Il personale del San Paolo, infatti, si è autotassato rifornendo l’ospedale di 300 rotoli di carta igienica, detersivi, disinfettanti e candeggina, scorte di rotoloni e lenzuola. La carenza di materiale monouso e dei presidi medici elementari è una problematica con la quale devono fare i conti, quotidianamente, i camici
bianchi del presidio di via Terracina. A tal punto che ormai c’è chi si porta la carta igienica da casa, chi il sapone o il detersivo, tutto comprato personalmente. Ma negli ultimi giorni persino le scorte di lenzuola monouso, indispensabili nel pronto soccorso, sono terminate. Un’emergenza che ha sollevato le proteste del personale ed ha fatto scendere in campo medici ed infermieri. Che hanno distribuito, fuori e dentro l’ospedale, voltantini dagli slogan provocatori: ”Chiediamo ad ogni lavoratore di devolvere una piccola parte del proprio ricco stipendio all’azienda. Per assicurare, ad ammalati ed operatori, almeno il materiale essenziale per la pulizia e l’igiene”.
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