Napoli, 18 marzo 2011 – Probabilmente, andandosene, avrà sfoderato quel suo sorriso amaro, ricco di malinconia ma allo stesso tempo irresistibile. Lo stesso che gli era valso l’affetto del pubblico e dei suoi colleghi. Enzo Cannavale se ne è andato a pochi giorni dal suo 83esimo compleanno, lasciando dietro di sé una scia di tristezza, per quanto ha saputo dare al mondo del teatro, della fiction televisiva e del cinema. Un sensibile ma al tempo stesso popolare interprete di una napoletanità sempre arguta, sorridente e misurata, ma mai sbracata o sciatta. Tra gli anni 70 e 80, e fino ai giorni nostri, Cannavale ha fatto ridere tante generazioni facendo da spalla ad artisti del calibro di Troisi, De Crescenzo e Salemme, tra i napoletani, ma anche con Nanny Loy, Marco Ferreri e la Wertmuller. Ma il lavoro che lui amava più di ogni altra cosa era cominciato sulle polverose tavole di un palcoscenico. Eduardo De Filippo e Aldo Giuffré i suoi maestri, che probabilmente oggi lo accoglieranno tra di loro con lo stesso sorriso che hanno saputo regalare negli anni, con pellicole ed opere che resistono al tempo. L’attore partenopeo, tra l’altro, fu tra i protagonisti del film premio Oscar di Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso”. Un premio che si aggiunge al nastro d’argento per l’interpretazione di 32 dicembre di De Crescenzo. Una comicità che i napoletani come tutti gli italiani difficilmente dimenticheranno. Enzo se ne è andato in punta di piedi. Ma a noi piace ricordarlo con quel suo sorriso che negli anni ci ha regalato momenti felici.
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