Napoli, 29 marzo 2011 – Arriveranno anche in Campania i migrati sbarcati sull’isola di Lampedusa. Per far fronte alla nuova emergenza e in accordo con la decisione del ministro degli Interni, Roberto Maroni di suddividere gli immigrati provenienti dalla libia in tutta l’Italia, eccezion fatta per l’Abruzzo, si prevedono in Campania numerose tendopoli. Il progetto risponderebbe ad esigenze di tempo soprattutto, in quanto sarebbe difficile ora ristrutturare eventuali basi militari dismesse. Comunque, ancora nessuna ufficializzazione dal Viminale anche se i governatori delle regioni potrebbero essere convocati a Roma tra oggi e domani. Incerto anche il numero di persone che dovrebbero arrivare in Campania: il criterio individuato da Maroni è di 1000 ogni milione di abitatanti residente e dunque 6000 immigrati per la nostra regione. Ma il governatore Stefano Caldoro fa già sapere che i criteri andranno rivisti, anche perché la Campania non sarebbe in grado di sostenere un così alto numero di arrivi. Nonostante Caldoro non si sia tirato indietro, c’è comunque un clima di tensione: le spese necessarie saranno tutte coperte dalla protezione civile, ma comunque gli arrivi creerebbero problemi, soprettutto di sicurezza. E tema di sicurezza intanto, si intensificano i controlli alle zone più a rischio della città sul fronte militare: dalla base di Nato di Bagnoli, continuamente presidiata, alle sedi diplomatiche sino alle zone di maggior concentrazione dei cittadini, per prevenire eventuali attentati. Ma le misure, assicurano le forze militari, non devono creare falsi allarmismi: si tratta infatti di precauzioni già applicate tra l’altro in occasione dell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 e del rischio attentati in Europa del 2003.
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